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L’argento vola, quali saranno i nuovi obiettivi dei trader millenial?

“C’è chi retrodata l’inizio della battaglia – quella tutta in atto tra millennial traders e fondi hedge e/o banche d’affari dell’alta finanza – alla scorsa primavera quando difatti gli utenti della piattaforma di trading Robinhood portarono all’insù le azioni della “fallita” Hertz. O chi fa notare che anche il volo pindarico di Tesla nel 2020 – balzata dell’800% nonostante forti posizioni ribassiste dei fondi speculativi che poi hanno avuto torto e perso 250 miliardi – è ascrivibile al fenomeno che oggi va più di moda a Wall Street: lo short squeeze.

Resta il fatto che lo scontro è ancora in corso. E ora non riguarda solo titoli come GameStop, Amc, Bed Bath & Beyond (scelti dai millenial traders in relazione alle forti esposizioni ribassiste dei fondi hedge sul flottante) ma ha contagiato anche l’argento. Il metallo nobile ieri è volato intraday di oltre il 10% superando in certi momenti la soglia dei 30 dollari l’oncia, come non accadeva dal 2013. Difficile non ricondurre questo balzo alla “chiamata alle armi” che, come per gli altri titoli, è arrivata per mezzo della community Reddit WallStreetbets.

In che modo lo stanno attaccando? Principalmente attraverso l’acquisto degli “Etf fisici” – che obbligano gli emittenti a detenere il sottostante di materia prima corrispondente al valore cartaceo – con la convinzione di replicare lo stesso meccanismo che ha costretto i market maker che avevano venduto le call su GameStop, e i fondi hedge shortisti in perdita, ad acquistarne le azioni per coprirsi man mano che il prezzo saliva. Ma va detto che una cosa è prendere di mira un titolo azionario, peraltro sottile e già molto shortato come Gamestop, tutt’altra è farlo con una materia prima come l’argento. Secondo Neil Wilson, chief market analyst di markets.com, vista l’ampiezza e la liquidità del mercato dell’argento non sarà facile innescare la copertura delle posizioni corte come avvenuto sull’azionario.

«Il quantitativo di volumi necessario per smuovere il prezzo di una commodity come l’argento non è paragonabile ai numeri che abbiamo visto su GameStop – spiega Giuseppe Lauria, trader professionista specializzato in materie prime -. Basti pensare che solo nei caveau di Londra è presente un quantitativo di once d’argento che equivale almeno al doppio della capitalizzazione del titolo della società di vendita di videogiochi».

Altro aspetto da mettere in luce è la discrepanza crescente tra il prezzo fisico – ieri sulla piattaforma Apmex il valore ha superato i 41 dollari – e quello del valore cartaceo espresso dai contratti future che ha chiuso in area 29 dollari. «Cosa accadrebbe se alla scadenza dei future non ci fosse il corrispettivo collaterale fisico per onorare i contratti? Il prezzo nel breve potrebbe anche crollare», sottolinea Lauria.

Tornando allo scontro sull’azionario ieri GameStop ha lasciato sul terreno il 25% (in area 240 dollari) il titolo Amc ha continuato a salire (+6%), così come BlackBerry (+5%). Ma il fenomeno rischia di contagiare anche i listini europei. In Finlandia da diverse sedute sembra essere stato preso di mira il titolo Nokia (anche ieri +6%) mentre a Piazza Affari dinamiche analoghe, secondo alcuni operatori, starebbero sostenendo anche singole società quotate come Tiscali (+16%) e Clabo (+26,6%).

Al momento però i grandi indici finanziari non sembrano preoccupati dal fenomeno. Ieri sono tornati gli acquisti sul Nasdaq e sui big del tech che hanno chiuso in media con un rialzo vicino al 3%. Giornata positiva anche sui listini europei (Eurostoxx 50 +1,42% e Ftse Mib +1,17%). La settimana è iniziata bene soprattutto in virtù degli incoraggianti dati sulla pandemia con i dati dei contagi che evidenziano una stabilizzazione in molte aree. In Cina, dove si temeva per i nuovi focolai, i nuovi casi sono scesi a 33, il punto più basso delle ultime tre settimane. Buono anche il dato Pmi manifatturiero negli Usa, salito a 59,2 punti in gennaio, migliore della prima lettura. È il segnale che mentre i millenial traders provano a scuotere le regole della finanza, i grandi investitori ieri sono tornati a concentrarsi sui “vecchi” temi: contagi e dati macro.”

Fonte: Il Sole 24 Ore

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