Professione e fare impresa.

Lo studio Alaia nasce nel 1986 in un contesto economico-sociale che ancora faceva fatica a liberarsi dei vecchi stereotipi che volevano la figura del professionista ben distinta da quella dell’imprenditore (d’altra parte, soprattutto per quanto concerne il quadro normativo, il concetto ancora resiste). Il suo fondatore però, fin d’allora, era convinto che l’attività professionale, per la complessità, la necessità di coinvolgere risorse umane ingenti, per garantire un elevato standard delle prestazioni, avesse molti aspetti in comune con l’attività imprenditoriale.

 

E’ una regola di buon senso quella di conoscere bene, ed aver ben esperito, le attività per le quali si pretende di dare consigli a pagamento. L’attività del professionista non fa eccezione. Comprendere e saper gestire un’azienda è utile per poter aiutare l’imprenditore a strutturare un adeguato assetto organizzativo, a suggerirgli il giusto mix tra le fonti di finanziamento per sostenere gli investimenti aziendali.

Insomma, promuovere la nascita di nuove imprese, associare imprenditori per nuove iniziative e supportarli nella fase di sviluppo delle stesse è un terreno sul quale è possibile cimentarsi dando sfogo alla propria creatività, sperimentare tecniche gestionali e di controllo innovative. Per un consulente aziendale fare impresa, concorrere alla loro creazione è l’equivalente di ciò che nella realtà aziendale è rappresentato dalla funzione di Ricerca&Sviluppo.

D’altra parte, pur nei limiti dell’indipendenza e della normativa sul rispetto del ruolo del professionista in base all’albo di appartenenza, la stessa conduzione di uno studio professionale strutturato è molto simile ad un’attività imprenditoriale.