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Confermati i nuovi ristori per bar e ristoranti, novità anche sui bonus locazioni.

La legge di conversione del decreto Natale approda in Gazzetta Ufficiale e conferma i ristori per le attività di ristorazione che hanno subito limitazioni o chiusure. Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto purchè ci sia il requisito di prevalenza dell’attività colpita dalle restrizioni . Il contributo non spetta, invece, ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020. Novità per il bonus locazioni: viene precisato che per il riconoscimento del credito d’imposta relativo ai mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2021 la condizione della riduzione del fatturato dovrà essere verificata rispetto allo stesso mese del 2019.

Per fronteggiare i rischi sanitari ed economici connessi alla diffusione del Covid-19 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 2021 la legge n. 6/2021 di conversione del decreto Natale (D.L. n. 172/2020) (Allegato)

Contributo a fondo perduto

I DPCM pubblicati per far fronte alla pandemia hanno determinato la limitazione o la chiusura di alcune attività sul territorio nazionale e regionale. Con la finalità di sostenere gli operatori dei settori economici interessati da queste misure restrittive, in particolar modo le attività appartenenti ai codici ATECO relativi alla ristorazione, è stato riconosciuto un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per l’anno 2021, purchè dichiarino che tale attività sia svolta come attività prevalente. Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020.

Credito d’imposta per canoni di locazione

Confermato il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per i mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2021 in favore delle imprese turistico ricettive, delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Non più rilevante il limite di 5 milioni di fatturato ma viene confermata la condizione del calo di fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell’anno 2021 di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno 2019 salvo che per le attività situate nelle zone rosse e per le neo attività. Il credito d’imposta è pari al 60% del canone pagato.

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